Contrasto alla criminalità giovanile: il decreto Caivano divide l'opinione pubblica e le proposte del governo
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La notizia in breve
Giovedì 6 gennaio, il governo italiano ha approvato il cosiddetto “decreto Caivano”, che mira a contrastare la criminalità giovanile. Il decreto prevede diverse misure, tra cui il carcere per i minori e il divieto di accesso a siti porno per i giovani. Tuttavia, le opinioni sul decreto sono divise. Antonio Tajani ha criticato la proposta di vietare l’uso dei cellulari ai minori, sostenendo che non sia risolutiva. Tajani ha anche scaricato la responsabilità sul leader della Lega, Matteo Salvini, riguardo alla questione del carcere per i minorenni. Nel frattempo, il Consiglio dei ministri del governo di Giorgia Meloni si è riunito per discutere ulteriori misure da adottare contro la criminalità giovanile. Alcune delle misure previste potrebbero includere il Daspo urbano e sanzioni per i genitori che non mandano i loro figli a scuola. La lotta alle baby gang è in corso, con proposte che prevedono il carcere per i genitori e il divieto di uso dei cellulari per i minori. Tuttavia, il divieto dei cellulari per i ragazzi di 14 anni e più potrebbe essere ancora oggetto di discussione e in bilico. Le misure del decreto Caivano sono state al centro dell’attenzione della stampa italiana, con titoli che evidenziano le diverse opinioni e aspetti del decreto.
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