La diminuzione delle vendite nel settore della spesa indica un rischio di recessione economica e una disuguaglianza sociale in Italia
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La notizia in breve
Secondo un articolo del Corriere della Sera, le vendite nel settore della spesa sono diminuite del 3% nel primo semestre dell’anno. Ciò potrebbe essere attribuito al fatto che i carrelli della spesa sono diventati sempre più leggeri, il che indica una riduzione della quantità di prodotti acquistati.
Un rappresentante dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori (Ancc-Coop), Giuseppe Pedroni, ha avvertito che la situazione attuale non deve essere sottovalutata, poiché si rischia una recessione economica.
Secondo un altro articolo di Adnkronos, Ancc-Coop sta adottando una strategia di offrire prodotti scontati, riducendo così gli sprechi e il cibo identitario. L’obiettivo è quello di adattarsi alle esigenze dei consumatori, che sembrano preferire un approccio più economico alla spesa.
Antonello Latini, amministratore delegato di Coop, ha affermato che è necessario adeguare i prezzi dei prodotti di marca per restare competitivi sul mercato.
Infine, Rosario Russo, presidente di Ancc-Coop, ha rivelato che circa 27 milioni di italiani non hanno un livello di vita minimo accettabile. Questo dato evidenzia una profonda disuguaglianza sociale che richiede misure adeguate per affrontarla.
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