7 Ottobre 2023 • Aggiornato English language icon Icona lingua italiana
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Stime di crescita del Pil in Italia del 2023 ridotte al 0,9%

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Secondo le previsioni macroeconomiche presentate dalla Commissione europea, l'economia italiana affronta difficoltà a causa dell'incertezza e degli effetti negativi dell'inasprire delle politiche monetarie. Nonostante ciò, il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ha espresso fiducia nell'economia italiana e ha sottolineato che il rallentamento riguarda tutti i Paesi. Le previsioni riguardano solo il PIL e l'inflazione e prevedono una crescita dell'0,9% per l'Italia nel 2023 e dell'0,8% nel 2024. Le previsioni per l'UE e l'Eurozona sono state anch'esse ridotte. La Germania è l'unico Paese dell'Unione a registrare una crescita negativa quest'anno, mentre la Spagna ha una crescita positiva. L'inflazione dovrebbe diminuire sia nell'UE che nell'Eurozona. Durante l'Eurogruppo, si discuteranno queste previsioni e si attende che il ministro dell'Economia italiano fornisca un aggiornamento sull'economia italiana e sulla ratifica del nuovo MES. Nel frattempo, è stato dato il via libera al pagamento della terza rata del Pnrr all'Italia, che si prevede arrivi entro la fine di settembre o i primi di ottobre. Tuttavia, l'economia italiana continua ad affrontare ulteriori difficoltà. Nel secondo trimestre di quest'anno, il PIL è contratto dello 0,4% e la produzione industriale è diminuita a luglio. Secondo l'Istat, la produzione industriale italiana è diminuita dello 0,7% rispetto a giugno e del 2,1% rispetto a luglio dell'anno scorso. Nonostante ciò, il secondo trimestre ha registrato una crescita grazie ai mesi di maggio e giugno, dando speranza per una ripresa economica futura. Tra i settori in crescita ci sono i beni strumentali, con un aumento del 3%, mentre i beni di consumo, l'energia e i beni intermedi sono diminuiti rispettivamente del 3,7%, del 4% e del 4,5%. Inoltre, settori come la fabbricazione di mezzi di trasporto, la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica hanno registrato una crescita. Tuttavia, settori come l'industria del legno, della carta e della stampa, la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e l'attività estrattiva hanno registrato le maggiori contrazioni. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha attribuito la situazione economica italiana all'aumento del prezzo del petrolio e alla recessione in Germania. L'aumento del prezzo del petrolio ha influenzato i costi energetici, mentre la recessione in Germania ha rallentato il sistema produttivo italiano, dato che le imprese italiane dipendono strettamente dal mercato tedesco. Le previsioni di crescita per l'Italia sono state ridotte dall'1,2% all'0,9% dalla Commissione Europea. Il Commissario Gentiloni ha sottolineato l'importanza di mantenere fiducia nell'economia europea e ha richiamato l'attenzione sull'implementazione efficace dei piani di ripresa e resilienza nazionali. Ha inoltre sottolineato l'importanza di politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in linea con gli sforzi delle banche centrali per controllare l'inflazione. In conclusione, l'economia italiana sta affrontando persistenti difficoltà con una diminuzione del PIL e della produzione industriale a causa dell'aumento del prezzo del petrolio e della recessione in Germania. Le previsioni di crescita sono state ridotte e si enfatizza l'importanza di politiche economiche adeguate per sostenere una ripresa resiliente e sostenibile.

La notizia in breve

L’Unione Europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia per l’Italia nel 2023, prevedendo un aumento del Pil dello 0,9%. Questa riduzione è attribuita a rischi come la guerra, i tassi di interesse e il cambiamento climatico. Allo stesso modo, le prospettive di crescita per l’Europa nel 2023 sono state riviste al ribasso allo 0,8%. Il ministro italiano dell’Economia, Urso, ha definito questi dati “segnali di allarme”. La Commissione Europea ha anche tagliato le stime di crescita dell’economia italiana per il 2024. Il presidente dell’Eurogruppo, Gentiloni, ha affermato che non parteciperà a polemiche che possano danneggiare l’Italia. La produzione industriale in Italia sta calando e la situazione economica si sta fermando, secondo quanto affermato dall’Istat e dall’UE. Questa situazione preoccupante è attribuita a fattori come la crisi climatica. Inoltre, l’UE ha presentato le nuove previsioni economiche, che tagliano le stime di crescita del PIL per l’economia italiana. Questi dati negativi si uniscono anche alla Germania che si avvicina alla recessione. In generale, le prospettive di crescita dell’economia europea e italiana sono state ridotte e ci sono molteplici fattori di rischio che contribuiscono a questa situazione.



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