Orrore nel Parco Verde: Due cuginette vittime di uno stupro di gruppo
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Due cuginette di 12 e 10 anni sono state vittime di stupri a Caivano, in Campania, ad opera di due diversi gruppi di giovani. Le ragazzine sono state costrette a compiere atti sessuali attraverso minacce e violenze fisiche. Le violenze sono state riprese in video e si sono interrotte solo quando il fratello di una delle vittime ha scoperto i filmati e ha denunciato l'accaduto ai carabinieri. Nel corso delle indagini, sono state arrestate nove persone, sette delle quali sono minorenni. Gli indagati sono accusati di violenza sessuale di gruppo e minacce, mentre uno di loro è anche accusato di revenge porn. Le violenze sono avvenute in vari luoghi, tra cui un'isola ecologica abbandonata e un campo di calcio comunale. Durante gli abusi, i ragazzi minacciavano di diffondere i video dei rapporti sessuali come forma di ricatto. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale per i minorenni di Napoli descrive nel dettaglio le violenze subite dalle cuginette nel Parco Verde di Caivano. Le vittime venivano costantemente derise e minacciate dal gruppo, che le costringeva a compiere atti sessuali in cambio dei loro telefoni cellulari, spesso ripresi durante gli abusi. Un episodio particolarmente crudele menzionato nell'ordinanza è quello in cui uno dei ragazzi ha fatto una diretta live di un rapporto sessuale subito da una delle cuginette, mentre gli spettatori ridevano. I nove ragazzi arrestati, di cui sette minorenni e due maggiorenni, sono descritti nell'ordinanza come privi di scrupoli e con personalità inquietanti. Alcuni di loro hanno precedenti penali, mentre uno è stato citato per lesioni aggravate. Nonostante la gravità dei loro atti, si evidenzia che provengono da ambienti disagiati e hanno bisogno di un percorso di recupero oltre alle misure cautelari. La procuratrice di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, e il procuratore della Repubblica per i Minorenni di Napoli, Maria de Luzenberger, sottolineano l'importanza di una punizione esemplare per questi giovani, ma anche della necessità di un sostegno per reinserirli nella società. La comunità locale è stata sconvolta da questi orrendi atti di violenza, e si spera che le vittime possano ricevere il sostegno e la giustizia adeguati. Gli abusi subiti dalle cuginette evidenziano il fenomeno degli stupri di gruppo e l'utilizzo dei video come strumento di violenza e coercizione. La situazione richiama l'attenzione sulla necessità di prevenire e contrastare tali forme di violenza, oltre che di fornire supporto alle vittime. Il caso rimane in corso e si attende che la giustizia faccia il suo corso, sperando che questi avvenimenti terribili non si ripetano e che vengano adottate misure adeguate per prevenire simili atrocità in futuro. In conclusione, le violenze sessuali subite dalle due cuginette a Caivano hanno scosso la comunità locale e sollevato importanti questioni sul tema dello stupro di gruppo e dell'uso di video come strumento di coercizione. È fondamentale che le vittime ricevano giustizia e sostegno adeguato, mentre gli autori di questi atti orribili devono essere sottoposti a una punizione esemplare. Tuttavia, è anche importante considerare la necessità di fornire a questi giovani un percorso di recupero per reinserirli nella società. Speriamo che questo caso porti una maggiore consapevolezza su questi problemi e spinga a un cambiamento positivo nella lotta contro la violenza sessuale.La notizia in breve
Due cuginette di Caivano sono state vittime di uno stupro di gruppo da parte dei loro fidanzatini e di altri uomini. Le ragazze sono state derise, minacciate e violentate, subendo innumerevoli abusi, ricatti e minacce. Le violenze hanno devastato la loro vita. I brutali attacchi sono stati filmati da alcuni dei partecipanti e una delle vittime è stata ripresa in una videochiamata, mentre gli amici ridevano guardando la violenza. Inoltre, una delle cuginette è stata minacciata con un bastone dal suo fidanzato. Il brutale episodio è avvenuto nel Parco Verde di Caivano e le autorità hanno arrestato sette minorenni e due maggiorenni coinvolti nell’aggressione. Le vittime si trovano ora in uno stato di profondo trauma e le indagini continuano per assicurare giustizia.
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