Terremoto Campi Flegrei: Scuole a Pozzuoli Riaprono Dopo Controlli
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Un terremoto di magnitudo 4.2 ha colpito l'area Flegrea e alcune zone della città di Napoli, generando paura tra la popolazione. Questo evento rientra in una serie di terremoti in corso, correlati al bradisismo del vulcano dei Campi Flegrei. Le autorità stanno attualmente aggiornando i piani di emergenza a tutti i livelli di governo. In un vertice tenutosi a settembre, sono state delineate quattro linee guida, tra cui la valutazione della vulnerabilità del territorio, la comunicazione alla popolazione, l'aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di fuga, e la verifica delle infrastrutture. Si è data particolare attenzione al rischio di eruzione, che alcuni studiosi considerano possibile. Il Piano Nazionale della Protezione Civile divide l'area interessata in due zone: una rossa, che richiederebbe evacuazioni preventive in caso di allarme, e una gialla, che sarebbe esposta alla caduta di ceneri vulcaniche. I comuni nella zona rossa sono abitati da circa 500.000 persone, mentre nella zona gialla vivono oltre 800.000 persone. Secondo il Piano Nazionale, in caso di emergenza, l'allontanamento della popolazione dalla zona rossa inizia con la dichiarazione dell'allarme. Sono state stabilite aree di attesa designate dai piani di protezione civile comunali, da cui partiranno i cittadini che scelgono di allontanarsi con il trasporto assistito. Successivamente, i cittadini saranno trasferiti nelle aree di incontro previste dalla pianificazione nazionale di protezione civile, da cui raggiungeranno altre regioni o province. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che il piano attuale non sia sufficiente e sottolineano l'importanza di sviluppare un piano che preveda l'allontanamento della popolazione anche durante una fase eruttiva in corso. Al momento, l'INGV adotta una posizione cauta riguardo al rischio di eruzione, affermando che non ci sono prove di magma vicino alla superficie, ma ci sono segnali di fluidi in risalita che generano una pressione verso l'alto, causando il sollevamento del suolo e la sismicità. La Protezione Civile ha dichiarato che il Piano Nazionale di protezione civile per i Campi Flegrei è in continuo aggiornamento e che sono state condotte esercitazioni nel 2019 per testare le procedure di monitoraggio scientifico, attivazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile e allontanamento della popolazione. Domani inizierà la riapertura delle scuole a Pozzuoli dopo i controlli effettuati a seguito del terremoto. L'amministrazione comunale e la Città Metropolitana di Napoli hanno eseguito i controlli nelle scuole e, ad eccezione di due scuole, non sono state riscontrate criticità. Il sindaco di Pozzuoli ha annunciato la riapertura delle scuole e ha sottolineato l'importanza della sicurezza dei bambini. Nel pomeriggio di oggi sono stati controllati anche diverse scuole nella Municipalità 10 di Napoli, e non sono state rilevate lesioni significative dal punto di vista strutturale. Il sindaco di Pozzuoli ha compreso il disagio causato dalla situazione e ha assicurato alla comunità che sta lavorando per gestire questo momento difficile come una vera comunità. Ha anche invitato i cittadini a seguire le istruzioni fornite dalle istituzioni anziché affidarsi ai social media.La notizia in breve
Domani riapriranno le scuole a Pozzuoli dopo i controlli effettuati a causa del terremoto nei Campi Flegrei. La situazione nella zona è critica, con più di 1,3 milioni di persone in area rossa e gialla. Il piano di emergenza solleva dubbi e preoccupazioni, e gli esperti consigliano di evacuare gli edifici di Agnano-Solfatara e di rivedere il piano di evacuazione. Il sindaco di Pozzuoli invita i cittadini a seguire le istituzioni anziché i social media. Nel frattempo, a Napoli, si verificano crolli di cornicioni a Bagnoli e si sta verificando la situazione a Coroglio. Il terremoto di magnitudo 4.2 nei Campi Flegrei è stato il più forte degli ultimi 39 anni e ha causato paura e gente per le strade. A Pozzuoli, le scuole rimarranno chiuse e il sindaco è in procinto di emettere un’ordinanza.
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