Tensione e scontri durante corteo contro visita di Giorgia Meloni a Torino
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Durante il Festival delle Regioni a Torino, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata contestata da un gruppo di manifestanti che hanno espresso il loro dissenso nei confronti della politica del governo. Circa 200 giovani studenti hanno cercato di raggiungere il teatro Carignano, dove si stava svolgendo l'evento, esibendo striscioni e scandendo slogan. I manifestanti hanno criticato l'allocazione di fondi per la guerra anziché per l'istruzione, sostenendo che la repressione non li fermerà. Durante la protesta, sono intervenuti agenti di polizia per cercare di contenere la situazione, causando momenti di tensione. In un alterco, un manifestante è stato colpito alla testa da un manganello, ma le sue condizioni non sembrano gravi. In un altro episodio correlato, circa 300 manifestanti, tra cui studenti, membri di centri sociali e oppositori del progetto TAV, hanno partecipato a un corteo a Torino durante la presenza della premier Giorgia Meloni al Festival delle Regioni. Durante il corteo, si sono verificati momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine, quando i dimostranti hanno cercato di avvicinarsi all'evento in corso. Le forze dell'ordine hanno respinto i manifestanti, causando contatti e disordini. Inoltre, alcuni video registrati sul luogo sono stati condivisi online. Durante gli scontri, quattro agenti sono rimasti feriti e circa sessanta persone sono state identificate, con vari reati ipotizzati tra cui resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Amnesty International Italia ha condannato l'uso illegittimo ed eccessivo della forza da parte delle forze di polizia durante le manifestazioni a Torino. Secondo l'organizzazione, le azioni della polizia sono state contrarie agli standard internazionali che richiedono un ruolo di vigilanza e facilitazione durante le assemblee pubbliche, con enfasi sul dialogo e sulla de-escalation delle tensioni. Amnesty ha evidenziato le immagini online che mostrano agenti di polizia che inseguono e colpiscono manifestanti in fuga, limitando il movimento del corteo. Il portavoce di Amnesty ha sottolineato l'importanza del diritto di assemblea e protesta pacifica, criticando le azioni della polizia. In conclusione, durante il Festival delle Regioni a Torino, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata oggetto di contestazioni da parte di manifestanti che hanno espresso le loro preoccupazioni sulla politica del governo. Tali manifestazioni sono state accompagnate da momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine, con alcuni episodi di violenza. Amnesty International Italia ha condannato l'uso illegittimo ed eccessivo della forza da parte della polizia, sottolineando l'importanza del diritto di assemblea e della protesta pacifica.La notizia in breve
A Torino si è tenuto un corteo per contestare la visita di Giorgia Meloni al Festival delle Regioni, durante il quale si sono verificati momenti di tensione e scontri tra gli studenti e la polizia. Durante la manifestazione, la polizia ha usato la manganella contro gli studenti, suscitando polemiche per l’uso ingiustificato della violenza. I partecipanti al corteo hanno contestato la presenza di Meloni, lanciando uova e provocando scontri con gli agenti. Inoltre, sono stati riportati feriti, tra cui un partecipante colpito alla testa. I video delle cariche della polizia e delle manganellate verso gli studenti sono stati diffusi online, alimentando ulteriori polemiche. È emerso anche il commento di un poliziotto che ha dichiarato: “Basta hanno rotto il ca**o…”. La sinistra ha criticato l’uso della violenza da parte della polizia, mentre Fdi ha sostenuto che le azioni fossero volute da fiancheggiatori dell’eversione. Gli articoli evidenziano l’uso della forza da parte della polizia e le reazioni contrastanti alla contestazione di Meloni.
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