7 Ottobre 2023 • Aggiornato English language icon Icona lingua italiana
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21 morti in incidente a Mestre, richiesta di perizie sui guardrail

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Nell'incidente dell'autobus a Mestre, il procuratore capo di Venezia ha stabilito che non sono necessarie autopsie sui corpi delle vittime, poiché la causa della morte è evidente e legata alla caduta dell'autobus. I consolati stanno spingendo per il rimpatrio delle salme, quindi non sono più disponibili per l'autorità giudiziaria. Non sarà mai noto quali sono state le cause esatte della morte delle venti vittime, compreso se le batterie al litio dell'autobus abbiano avuto un ruolo. Tuttavia, coloro che hanno prestato soccorso ed effettuato le indagini hanno già un'idea di ciò che è successo. Il comandante dei vigili del fuoco di Venezia ha affermato che si è trattato solo di un piccolo incendio e che il bus non era avvolto dalle fiamme come si temeva. Il sindaco di Venezia ha affermato che i corpi delle vittime sembravano integri e gli agenti della polizia scientifica hanno notato che non erano in condizioni pietose come in altri incidenti mortali. Un'autista dell'autobus fermo al semaforo ha fornito una testimonianza importante, affermando di aver visto il bus avvicinarsi e poi precipitare nel vuoto, con il retrotreno che si è alzato prima della caduta. L'autista ha anche notato del fumo sulla parte posteriore sinistra del bus. Le indagini sono in corso per determinare le cause dell'incidente, che potrebbero essere malore, distrazione o guardrail inadeguato. Papa Francesco ha espresso il suo dolore per l'incidente e ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. È importante che vengano fatte tutte le indagini necessarie per comprendere appieno l'incidente e prevenire futuri incidenti simili.

La notizia in breve

Nel tragico incidente avvenuto a Mestre, un pullman è caduto da un viadotto provocando la morte di 21 persone. Le vittime includono due famiglie ucraine che stavano fuggendo dalla guerra. Sono stati ritrovati i corpi dei genitori e delle figlie di 8 e 13 anni. Testimoni oculari hanno raccontato di aver visto il bus precipitare, con fumo o fiamme già presenti prima dell’incidente. La sicurezza del guardrail è stata al centro delle indagini, con richieste di perizie sulla struttura e sulle norme vigenti. Il Comune di Venezia ha affermato che il punto in cui il bus è precipitato era un varco di servizio e non un buco nel guardrail. Nel frattempo, a Padova, un altro bus pieno di studenti si è incendiato, ma fortunatamente l’autista è riuscito a mettere in salvo tutti i 50 ragazzi a bordo. Le vittime dell’incidente di Mestre includono una sposa incinta, una bambina di 17 mesi e la madre dei due fratellini feriti. Le indagini continuano per stabilire le cause dell’incidente e capire se ci siano responsabilità da parte delle norme sui guardrail o di altri fattori.



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