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Il governo italiano posticipa l'addio alle auto diesel Euro 5 in Piemonte a causa di una possibile controversia con l'UE

Il governo italiano posticipa l'addio alle auto diesel Euro 5 in Piemonte a causa di una possibile controversia con l'UE

Foto di: Il Post

Il governo italiano ha deciso di rinviare di un anno l’addio agli autoveicoli Euro 5 in Piemonte, a causa di un possibile contenzioso con l’Unione Europea. Il blocco delle auto diesel Euro 5 è stato rimandato al 2024, come annunciato dal giornale Il Post. Anche Il Sole 24 Ore conferma che lo stop dei veicoli Euro 5 in Piemonte è stato slittato a ottobre 2024. Adnkronos riporta che il governo ha approvato un decreto per scongiurare il blocco dei diesel Euro 5 nella regione. L’ANSA conferma l’approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri.



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Il governo italiano posticipa il divieto dell'accesso alle auto Euro 5 in Piemonte per evitare sanzioni UE

Il governo italiano posticipa il divieto dell'accesso alle auto Euro 5 in Piemonte per evitare sanzioni UE

Foto di: Il Post

Il governo italiano ha deciso di posticipare di un anno l’entrata in vigore del divieto di circolazione per le auto Euro 5 nella regione del Piemonte, a causa del contenzioso con l’Unione Europea. Inizialmente, il blocco dei veicoli diesel Euro 5 era previsto per il 2023, ma è stato rimandato al 2024. La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri, che ha approvato un decreto per evitare la messa in atto della restrizione. La decisione è stata presa per evitare possibili sanzioni da parte dell’UE.



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Governo italiano posticipa divieto circolazione auto Euro 5 in Piemonte per contenzioso con UE

Governo italiano posticipa divieto circolazione auto Euro 5 in Piemonte per contenzioso con UE

Foto di: Il Post

Il governo italiano ha deciso di posticipare di un anno il divieto di circolazione per le auto Euro 5 nella regione del Piemonte. Questa decisione è stata presa a causa di un possibile contenzioso con l’Unione Europea. Inizialmente previsto per il 2023, il blocco delle auto diesel Euro 5 è stato rimandato al 2024. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto per scongiurare il blocco, evitando così potenziali sanzioni dall’UE. Alcune testate giornalistiche come Il Fatto Quotidiano, Il Post, Il Sole 24 Ore, Adnkronos e ANSA hanno riportato questa notizia.



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Entrata in vigore divieto circolazione auto Euro 5: posticipata al 2024 per evitare contenzioso con UE

Entrata in vigore divieto circolazione auto Euro 5: posticipata al 2024 per evitare contenzioso con UE

Foto di: Il Post

Il governo italiano ha deciso di posticipare di un anno l’entrata in vigore del divieto di circolazione per le auto Euro 5 nel Piemonte. La decisione è stata presa per evitare un possibile contenzioso con l’Unione Europea. Inizialmente il divieto era previsto per il 2023, ma è stato posticipato al 2024. La notizia è stata accolta con reazioni contrastanti da parte dei cittadini e degli ambientalisti. Da un lato, si è sottolineato il ritardo nel contrastare l’inquinamento atmosferico, mentre dall’altro si è evidenziata la volontà di evitare problematiche economiche per i proprietari di auto Euro 5. Il decreto che ha scongiurato il blocco delle auto diesel Euro 5 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.



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Proteste contro Ryanair: il CEO O'Leary travolto da torte volanti suscita dibattito e tensioni

Proteste contro Ryanair: il CEO O'Leary travolto da torte volanti suscita dibattito e tensioni

Foto di: Corriere della Sera

Michael O’Leary, CEO di Ryanair, è stato protagonista di un insolito gesto di protesta: due persone hanno lanciato delle torte in faccia al capo della compagnia aerea. L’episodio è stato ripreso dai media e ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni condannano l’atto violento, altri lo considerano una forma di protesta contro le politiche della compagnia, accuse di inquinamento e precarietà dei lavoratori. O’Leary, dal canto suo, ha risposto con sarcasmo definendo le torte “deliziose”. Questo gesto mette ancora di più l’accento sui dissidi tra Ryanair e i suoi critici, dimostrando che il dialogo tra le parti sembra ormai infruttuoso. Il CEO della compagnia aerea dovrà affrontare le conseguenze dell’episodio e valutare se fare un passo indietro nelle sue politiche o reagire ancora con sarcasmo. Indubbiamente, però, i problemi legati all’immagine pubblica di Ryanair potrebbero essere fortemente compromessi da questo episodio.



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