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La sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: l'opinione di Giorgia Meloni

La sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: l'opinione di Giorgia Meloni

Foto di: Corriere della Sera

Il leader del partito di estrema destra, Giorgia Meloni, ha espresso la sua opinione sulla situazione della sanità in Italia. Secondo Meloni, è sbagliato concentrarsi solo sull’aumento delle risorse per risolvere i problemi del sistema sanitario, poiché è necessario anche utilizzare le risorse in modo efficiente. L’obiettivo principale dovrebbe essere la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Meloni ha sottolineato inoltre la necessità di riforme che evitino ribaltoni e giochi di potere. Inoltre, ha affermato che le attuali risorse devono essere utilizzate in modo efficace, piuttosto che cercare di ottenere ulteriori finanziamenti. In questo modo si potranno fare grandi progressi nella sanità senza dover fare tagli.



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Legge di bilancio ignora questioni sociali, critica Marattin e riforma Irpef

Legge di bilancio ignora questioni sociali, critica Marattin e riforma Irpef

Foto di: Fanpage

Il governo sta per varare una legge di bilancio che sembra non tenere conto delle questioni sociali, secondo un articolo del Fatto Quotidiano. Inoltre, un altro articolo del Fatto Quotidiano sostiene che nonostante il successo dell’asta dei titoli di Stato, la generosità del governo ha un prezzo. Il politico Marattin critica la Taglio del Cuneo, sostenendo che dovrebbe essere strutturale e non basata su campagne elettorali. Secondo un articolo del Corriere della Sera, la riforma Irpef prevede la riduzione da 4 a 3 scaglioni, ma chi guadagna più di 100.000 euro vedrà i benefici ridotti. La Nadef sembra portare l’eredità della prima manovra Meloni, con una diminuzione della spesa reale per stipendi, acquisti della pubblica amministrazione e investimenti, contrario a ciò che serve per la crescita. Infine, un articolo di Fanpage spiega cosa dice la Nadef sulla manovra del governo Meloni e sul futuro dell’Italia, dalla prospettiva dell’economista Degni.



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Scoperti 101 "furbetti del cartellino" presso società di gestione rifiuti

Scoperti 101

Foto di: Fanpage

Sono state scoperte e indagate 101 persone presso la società di gestione dei rifiuti a Palermo per episodi di assenteismo. Questi “furbetti del cartellino” avrebbero timbrato il cartellino per poi andare al bar o al centro scommesse, invece che svolgere il proprio lavoro. Le indagini hanno rivelato un totale di 1.385 casi di assenteismo accertati. Le telecamere di sorveglianza hanno permesso di smascherare queste pratiche fraudolente, che coinvolgono principalmente netturbini. Secondo le fonti, molti di loro si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro per recarsi al bar o fare la spesa. Tutti i 101 indagati affronteranno ora le conseguenze delle loro azioni illegali.



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Infettivologo Galli e altri imputati rinviati a giudizio per concorsopoli

Infettivologo Galli e altri imputati rinviati a giudizio per concorsopoli

Foto di: Fanpage

L’infettivologo Massimo Galli è stato rinviato a giudizio insieme ad un altro imputato per il presunto coinvolgimento in una “presunta concorsopoli” presso l’Università. Sono accusati di aver pilotato e truccato i concorsi all’Università Statale di Milano. Galli è un noto esperto di malattie infettive ed è stato coinvolto attivamente nella gestione della pandemia da COVID-19. Il processo si terrà a Milano.



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La sanità pubblica in Italia nel 2023: risorse inadeguate e alto numero di dimissioni dei medici

La sanità pubblica in Italia nel 2023: risorse inadeguate e alto numero di dimissioni dei medici

Foto di: Fanpage

Nel 2023, il governo italiano non considera la sanità pubblica una priorità, secondo l’allarme lanciato da Gimbe. L’organizzazione sottolinea che ci sono risorse inadeguate per il Servizio Sanitario Nazionale e prevede un alto numero di dimissioni da parte dei medici ospedalieri. Gimbe ha analizzato la situazione e ha concluso che il sistema sanitario è sull’orlo del baratro. Secondo l’analisi, la spesa per la sanità continua a diminuire rispetto al PIL, mantenendo la sanità come “cenerentola”. Anche se l’opposizione critica questa situazione, i dati non erano diversi nemmeno durante il governo di Mario Draghi.



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