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Governo approva decreto Caivano per contrastare criminalità giovanile, ma solleva polemiche

Governo approva decreto Caivano per contrastare criminalità giovanile, ma solleva polemiche

Foto di: Fanpage

Il governo approva il decreto Caivano, proposto da Giorgia Meloni, che punta a contrastare la criminalità giovanile in modo più efficace. La leader di Fratelli d’Italia sostiene che la criminalità giovanile si stia diffondendo velocemente e che sia necessario intervenire tempestivamente. Tuttavia, Meloni sottolinea che nessuno vuole mandare in galera bambini di 12 anni e che il decreto prevede principalmente misure di prevenzione e di controllo, come il Daspo urbano anche per i 14enni e il carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola. Tuttavia, alcuni punti del decreto sono stati oggetto di critiche, come la mancata norma per impedire l’accesso ai siti porno e l’idea di facilitare l’accesso al carcere per i minori. La decisione finale verrà presa durante il Consiglio dei ministri. In ogni caso, il decreto Caivano mira a combattere la criminalità giovanile in modo più efficace, introducendo misure di prevenzione e controllo.



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Approvato decreto Caivano: carcere minorile, genitori in carcere e un divieto cancellato

Approvato decreto Caivano: carcere minorile, genitori in carcere e un divieto cancellato

Foto di: Fanpage

Il decreto Caivano contro la criminalità giovanile, promosso dal governo Meloni, è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Tra le misure previste, vi è il daspo urbano già a partire dai 14 anni e il carcere per i genitori che non mandano i figli a scuola. Tuttavia, la norma che avrebbe impedito l’accesso ai siti porno è stata cancellata. Il presidente del Parlamento europeo, Tajani, ha criticato la proposta di vietare l’uso dei cellulari ai minori, definendola poco risolutiva. La stampa ha dedicato ampio spazio alla discussione sulla normativa, con alcuni titoli che enfatizzano il carcere per i minori e l’inutilità del divieto dei cellulari, mentre altri sottolineano le misure di prevenzione e il coinvolgimento dello Stato nella lotta alla criminalità giovanile.



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Meloni propone la medaglia d'oro per il giovane musicista ucciso a Napoli

Meloni propone la medaglia d'oro per il giovane musicista ucciso a Napoli

Foto di: Fanpage

Nel titolo “Meloni: ‘Proponiamo la medaglia d’oro per Giovanbattista Cutolo’”, l’esponente politica Giorgia Meloni propone di conferire la medaglia d’oro a Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli. La madre di Cutolo si è incontrata con la Meloni, come riportato nell’articolo “Il musicista ucciso, la mamma oggi da Meloni. Ieri l’addio a Giovanbattista” di ANSA. Sempre secondo ANSA, anche il sito Fanpage ha documentato l’incontro tra Giorgia Meloni e la madre di Cutolo. In un altro articolo di Fanpage si riporta una commovente lettera della sorella del musicista durante i suoi funerali, intitolata “Napoli non è Mare Fuori, sei tu”. Altri personaggi noti a livello nazionale, come l’attore Alessandro Siani, hanno commentato l’accaduto, come ad esempio nella frase “Non voglio vedere l’Esercito tre giorni a Napoli e poi scompare” riportata da Fanpage. Durante i funerali di Cutolo, il vescovo don Mimmo Battaglia ha pronunciato un discorso, riportato sia da Fanpage che da Corriere della Sera nell’articolo “Il senso delle parole di don Mimmo Battaglia ai funerali di Giovanbattista Cutolo”. Infine, sempre Corriere della Sera pubblica un articolo in cui il vescovo si esprime con il grido di “Perdonaci, siamo tutti colpevoli” durante i funerali del giovane musicista.



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Giorgia Meloni propone la medaglia d'oro per Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a Napoli

Giorgia Meloni propone la medaglia d'oro per Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a Napoli

Foto di: Fanpage

Il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, propone l’assegnazione della medaglia d’oro a Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a Napoli. La madre del giovane musicista ha incontrato la politica per discutere della tragedia. Durante i funerali di Cutolo, la sua sorella Lulù ha scritto una commovente lettera in cui ha sottolineato che la città di Napoli non è come viene ritratta nella serie televisiva “Mare Fuori”, ma che il vero responsabile del crimine è l’assassino. L’attore Alessandro Siani ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’idea di far intervenire l’Esercito a Napoli solo per un breve periodo. Durante i funerali, il vescovo don Mimmo Battaglia ha pronunciato delle parole toccanti chiedendo perdono a nome di tutti per la tragedia.



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Munizioni all'uranio impoverito: il fuoco incandescente della guerra in Ucraina

Munizioni all'uranio impoverito: il fuoco incandescente della guerra in Ucraina

Foto di: Corriere della Sera

L’Ucraina è nuovamente al centro della tensione internazionale a causa dell’invio da parte degli Stati Uniti di munizioni all’uranio impoverito. Questo tipo di armamento, denominato anche “armi sporche”, comprende sia proiettili che bombe a grappolo. Secondo il quotidiano Corriere della Sera, in un articolo intitolato “Munizioni all’uranio impoverito e bombe a grappolo: le ‘armi sporche’ della guerra in Ucraina”, questi strumenti bellici sono stati al centro delle accuse rivolte dagli Stati Uniti alla Russia. Fanpage, invece, ha approfondito il tema, spiegando nel dettaglio come sono fatti i proiettili all’uranio impoverito che gli USA hanno inviato all’Ucraina. La notizia ha scatenato la reazione del governo russo, secondo quanto riportato da Adnkronos: la Russia ha accusato gli USA di commettere un atto criminale inviando armi all’uranio impoverito a Kiev. L’articolo del Post, dal titolo “Cosa sono le munizioni all’uranio impoverito”, ha cercato di fare chiarezza su questa tipologia di armamento. Tuttavia, nonostante le argomentazioni a favore dell’utilizzo di tali armi per spingere la controffensiva dell’Ucraina, la Russia ha definito l’invio di munizioni all’uranio impoverito un atto disumano, come indicato da Adnkronos. La situazione in Ucraina rimane sempre più critica e la questione dell’uranio impoverito alimenta la tensione tra le parti coinvolte.



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